Un bene pubblico, tutelato dalla legge, frutto di donazioni volontarie, periodiche e non remunerate. Ecco che cosa rappresenta il plasma nel nostro paese, una materia prima per la produzione di farmaci salvavita indispensabili per la cura di diverse malattie rare.
«La donazione del plasma etico rappresenta un vero e proprio patrimonio nazionale che pone il nostro Paese ai primi posti in Europa per la quantità di materia inviata alle materie farmaceutiche autorizzate alla lavorazione. Il loro coinvolgimento non costituisce un impossessarsi di un bene a fine di lucro: la titolarità del plasma è pubblica, così come è pubblica quella dei farmaci che se ne ricavano. Quello stipulato tra le aziende e lo stato è un contratto di lavorazione per conto terzi, significa cioè che le aziende aiutano lo Stato in un procedimento industriale per poi restituire il prodotto realizzato, a fronte del solo costo di lavorazione, in modo da poterlo consegnare a ospedali e pazienti.
AVIS da sempre difende il fondamentale ruolo dei donatori, senza cui non sarebbe possibile curare ogni giorno migliaia di pazienti che necessitano di trasfusioni o farmaci plasmaderivati. Il loro è un gesto prezioso e un ruolo insostituibile per la collettività intera, riconosciuto e tutelato dalla legge italiana. Essere un donatore associato con AVIS significa essere una persona informata e preparata su quella che potremmo definire la filiera. Il donatore sa che il suo plasma viene raccolto in forma anonima e gratuita ed è a disposizione del Sistema Sanitario Nazionale como bene pubblico.»
Gian Pietro Briola, presidente AVIS Nazionale